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martedì 16 novembre 2010

San Valentino festa degli innamorati


S. Valentino storia (incerta) e leggenda
Per gli antichi Romani il mese di Febbraio era considerato il periodo in cui ci si preparava all'arrivo della primavera, considerata la stagione della rinascita. Verso la metà del mese iniziavano le celebrazioni dei Lupercali (Dei che tenevano i lupi lontano dai campi coltivati). I Luperici l'ordine di sacerdoti addetti a questo culto, si recavano alla grotta in cui, secondo la leggenda, la lupa aveva allattato Romolo e Remo e qui compivano i sacrifici propiziatori. Il culmine del rituale consisteva in una specie di lotteria dell'amore. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio erano messi in un'urna dalla quale si estraevano a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità, affinché il rito della fertilità fosse concluso.
Nel 496 d.C Papa Gelasio mise fine a questa pratica pagana e licenziosa sostituendola con il culto di San Valentino che divenne così il patrono dell'amore e protettore degli innamorati di tutto il mondo. Nato a Terni forse nell'anno 175 d.C. Valentino ancora giovanissimo fu consacrato vescovo della città nel 197 d.C. dal Papa San Feliciano, e secondo la leggenda, fu il primo religioso che celebrò l'unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana.
La morte di S Valentino ci è giunta in due versioni.
* Quando l'imperatore Aureliano ordinò le persecuzioni contro i cristiani, il vescovo Valentino fu imprigionato e flagellato, lontano dalla città per evitare tumulti e rappresaglie dei fedeli, ed i suoi resti inumati al LXIII miglio della Via Flaminia nei pressi di Terni.
*La seconda versione racconta che l'imperatore Claudio II tentò di convincerlo a rinunciare alla sua fede, il vescovo Valentino, rifiutò e il 24 febbraio 270 d.C. fu lapidato e poi decapitato.
La leggenda racconta che mentre Valentino era in prigione nell’attesa dell'esecuzione si innamorò della figlia cieca del guardiano, Asterius, alla quale, grazie alla fede, avrebbe ridato miracolosamente la vista. Si racconta che prima di morire Valentino le mandò un messaggio d'addio che si concludeva con: " dal vostro Valentino".  Una frase diventata sinonimo di Vero Amore.
altro aneddoto:
Un giorno il vescovo sentendo due giovani che litigavano, mentre passavano davanti al suo giardino, raccolse una rosa e la donò ai ragazzi dicendo loro di stringerla, facendo attenzione a non pungersi con le spine e a pregare perché il loro amore fosse eterno. Ciò bastò a far cessare il litigio.
Da qui sarebbe nata l’usanza, di regalare rose rosse e fiori.
Dopo un po’ di tempo i due fidanzati tornarono dal Santo per celebrare il matrimonio ed invocare la sua benedizione.
Sui resti di un primo oratorio in suo onore (archeologicamente documentato) furono erette varie chiese fino ad una grande basilica, la quale subì varie trasformazioni lungo il Medio Evo.
In seguito al rinvenimento delle reliquie del santo nel 1605 e alla venerazione che ne seguì, la chiesa fu nuovamente riedificata nel1630.
Le spoglie del santo vescovo Valentino, sono custodite in questa sua basilica di Terni in una statua d'argento posta in una teca di cristallo dove si legge: "San Valentino patrono dell'amore".


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