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martedì 16 novembre 2010

Le spade mitologiche


“Altachiara” detta anche la “Gioiosa”
Era la spada di Carlo Magno. Secondo la leggenda nell’impugnatura era racchiusa la Lancia Sacra e fu fabbricata con gli stessi materiali usati per la “Durlindana” e la “Cortana”. Era utilizzata anche nella cerimonia d’investitura dei Re.
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“Curtana” detta anche “Spada di grazia
Era una spada cerimoniale che si usava per incoronare Re e Regine. Si racconta che fu forgiata nel 1661 per Carlo II e secondo la leggenda appartenne anche a Ogier il Danese. Riporta l'iscrizione: "Il mio nome è Curtana e sono dello stesso acciaio e della medesima tempra di Gioisa e Durlindana”. Secondo la leggenda un angelo spezzo la punta della spada per evitare che venisse usata per uccidere innocenti. Fa parte dei gioielli della corona del Regno Unito.
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“Durlindana”
E' secondo la tradizione, la spada di Orlando, che l’aveva avuta in dono da Carlo Magno del quale era il paladino. Si dice che la spada contenesse nell’elsa: un dente di San Pietro, il sangue di San Basilio, i capelli di San Dionigi e un pezzo di vestito della Vergine Maria. Si fantastica che sia conservata a Rocamadour (città santuario - Francia.)
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“Gramr”
Era il nome della spada usata da Sigfrido per uccidere il drago Fáfnir. Originalmente apparteneva a suo padre. La spada era stata distrutta e rifatta. Dopo la nuova forgiatura con un solo fendente poteva spaccare in due un’incudine.
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Ame no Murakumo o Kusanagi ( Spada del Paradiso)
E' una spada della quale si parla nelle leggende shintoiste del Giappone. Appartenne prima al dio del mare e delle tempeste Susanoo che la trovò nella coda di un drago, dopo alcune generazioni la spada passò nelle mani del grande guerriero Yamato Takeru, che chiamò la spada Kusanagi. Al di là delle leggende sembra che la spada esista e sia conservata presso il tempio di Atsuta, sarebbe lunga circa 84 cm. e forgiata in un metallo bianco. Cronisti della stazione televisiva NHK si sono recati al tempio per fare delle riprese ma pare che i monaci pur non smentendone l’esistenza abbiano rifiutato di mostrare l'arma. 
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 Excalibur
La spada mitologica per eccellenza era la spada magica di Re Artù, per alcuni era la spada che Artù aveva estratto dalla roccia, per altri quella spada si era spezzata in uno scontro con Re Pellinor e la vera Excalibur era la spada che Artù aveva ricevuto in dono dalla Dama del Lago. Il fodero di Excalibur essendo magico rendeva il suo proprietario invulnerabile e Re Artù morì quando Morgana glielo rubò.

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Nella cappella di San Galgano a Montesiepi ( Siena) C’è una spada infissa nella roccia. Secondo la tradizione, Il nobile Galgano Guidotti l’avrebbe conficcata nella roccia in segno di rinuncia alla vita mondana quando diventò monaco cistercense. Visse da eremita fino alla morte avvenuta nel 1181.

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